Lisa Clark

Beati i costruttori di pace, Rete italiana per il disarmo, co-presidente International Peace Bureau

Nelle coalizioni internazionali per il disarmo e la pace, da tempo concordiamo sul fatto che la Terra e i viventi hanno di fronte due crisi esistenziali: i cambiamenti climatici e la guerra nucleare. Riconoscendo l’interdipendenza delle minacce, abbiamo da anni costruito una collaborazione interdipendente per le analisi e le proposte.

L’Iniziativa Umanitaria, lanciata un decennio fa, mirava a creare alleanze tra i popoli che superassero le relazioni tra gli Stati. Partendo dai popoli, e con l’unico obiettivo condiviso di favorire la sopravvivenza delle comunità umane e degli ecosistemi che le sostengono, abbiamo costruito un’alleanza per la messa al bando delle armi nucleari. Tra i pronunciamenti etici che più hanno permesso l’estensione globale della coalizione, prima ancora della Laudato si’, la dichiarazione di papa Francesco del 2014, che modificava la dottrina della Chiesa in materia di armi nucleari.  Non più da condannare l’uso o la minaccia dell’uso delle armi nucleari: il mero possesso di tali armi è da condannare, perché è inaccettabile intessere relazioni sulla Terra fondate essenzialmente sulla minaccia e sul terrore.

La necessaria alleanza che dobbiamo costruire si allarga sempre più nella Laudato si’. Le armi nucleari tra tutte le invenzioni dell’uomo sono quelle che più chiaramente illustrano il delirio di onnipotenza dell’uomo, contro il quale dobbiamo favorire l’emergere di una nuova cultura: la cultura del diritto alla pace per la sopravvivenza dell’umanità, e soprattutto delle comunità umane, di tutti i viventi e di Madre Terra.

PS: A proposito di Madre Terra, sottolineo che la cultura che miriamo a diffondere trae linfa, in gran misura, dalle civiltà latinoamericane. Non a caso, un papa argentino; non a caso, la prima e tuttora più attiva e determinata Zona Libera da Armi Nucleari è quella del continente americano, sancita dal Trattato di Tlatelolco, che prevede la proibizione delle armi nucleari da tutti gli Stati americani, tranne USA e Canada.

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