Grazia Francescato

Greenaccord, già presidente Verdi italiani ed europei

Perché ho aderito all’appello? Per tre ragioni.

1) Perché da quasi cinquant’anni mi batto, con tanti altri ambientalisti, per la conversione ecologica dell’economia e della società, tentando di collocare le questioni ambientali in cima all’agenda politica e di farle riconoscere per quel che sono, ovvero grandi temi geopolitici che vanno affrontati con la massima urgenza. L’enciclica è una formidabile alleata in questa direzione, dato che la sintonia tra pensiero ecologista e Laudato si’ è incisiva e profonda, a cominciare da concetti-cardine come “cura”, “casa comune”, “conversione ecologica”, non a caso presenti da decenni nella cultura ambientalista (in particolare nella filosofia/vita di Alex Langer, esponente illustre dei Verdi europei).

2) Perché da quasi trent’anni mi occupo del rapporto tra Natura e Spiritualità, che mi è stato “insegnato” dai popoli indigeni dell’America Latina all’epoca in cui ero inviata della rivista “Airone” e su cui ho scritto numerosi libri, tenuto conferenze e costruito reti di reti. Un percorso non sempre condiviso all’interno del mondo ambientalista/verde, che si sta però aprendo sempre più alla necessità di introdurre nelle sue battaglie la dimensione spirituale ed etica, nell’ottica appunto dell’ecologia integrale che è la cifra dell’enciclica bergogliana e che, secondo me, deve rappresentare l’approdo per chiunque abbia a cuore la difesa di Madre Terra ma anche dell’ecosistema mente/cuore, oggi il più pericolante di tutti gli ecosistemi.

3) Perché in un periodo storico carente di “visioni del mondo” e dunque di autentici leaders (dall’inglese to lead – guidare verso, che presuppone appunto una leadership capace di proporre un progetto per la polis, intesa non solo come comunità umana, ma di tutti i viventi), la Laudato si’ si presenta non solo come una “enciclica verde”, ma come una “visione del mondo” in grado di abbracciarne la complessità e di consegnarci un orizzonte di speranza, di fronte alla sfida epocale di ritessere la trama lacerata degli ecosistemi naturali, ma anche di quelli sociali, culturali e spirituali.

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